Gli incendi che stanno devastando Los Angeles hanno scatenato una serie di teorie complottiste, prive di basi solide, che trovano terreno fertile su piattaforme come X, TikTok e Truth Social. Queste narrazioni distorcono i fatti, attribuendo responsabilità a soggetti specifici o a piani occulti inesistenti.
Tra le bufale più condivise c’è quella secondo cui il celebre cartello “Hollywood” sarebbe stato distrutto dalle fiamme. Tuttavia, come confermato da Jeff Zarrinnam, presidente dell’Hollywood Sign Trust, il monumento è intatto. Le immagini che circolano online sono creazioni di intelligenza artificiale, dimostrando come le tecnologie possano essere usate per alimentare falsi allarmi.
Un’altra teoria strampalata suggerisce che gli incendi siano stati provocati per liberare terreno in vista di un fantomatico progetto chiamato “SmartLA 2028”, che prevede la digitalizzazione della città. Alcuni utenti insinuano persino l’uso di armi a energia diretta per scatenare i roghi, ma non esistono prove a sostegno di queste affermazioni.
Attacchi politici e accuse infondate
I complottisti hanno preso di mira Kristin Crowley, capo dei vigili del fuoco di Los Angeles, attribuendole la colpa dei danni per via delle sue politiche legate alla diversità e inclusività. Tali accuse non solo sono infondate, ma rappresentano un attacco personale basato su pregiudizi.
Donald Trump ha poi accusato il governatore Gavin Newsom di aver ostacolato l’approvvigionamento idrico necessario a spegnere le fiamme. Anche questa affermazione è stata smentita: non esiste alcun “documento di ripristino dell’acqua”, e i bacini idrici californiani sono attualmente sopra la media storica.